+39 331 7789513 APERTO TUTTI I GIORNI DALLE 8:00 ALLE 18:00

F.A.Q.

Hai dubbi sul mondo del kitesurf?
Di seguito abbiamo raccolto le domande più comuni che ci vengono fatte.
Clicca sul titolo della domanda per visualizzare la nostra risposta.

“Kite” è una parola inglese che vuol dire aquilone.
Il kitesurf o kiteboard è uno sport acquatico, il quale consiste nello scivolare sull’acqua su di una tavola da kitesurf, trainati da un aquilone (kite) di dimensioni adatte all’intensità di vento ed al peso del kiter che deve essere trainato.
Il kitesurf non è pericoloso in sé, ma lo può diventare se praticato senza aver frequentato un buon corso di kitesurf, quindi senza conoscere le dinamiche che entrano in gioco durante la pratica. Comunque i maggiori rischi si corrono nei movimenti a terra con il kite in volo, dove se non correttamente utilizzato potrebbe trascinare i kiter contro ostacoli solidi quali: rocce, alberi, abitazioni, ecc..
Senz’altro approcciarsi al kiteboarding con un buon stato di forma, facilita la pratica; ma non è strettamente indispensabile. Resta comunque un importante consiglio, fare qualche esercizio di riscaldamento muscolare prima di entrare in acqua.
Dipende da che tipo di mal di schiena si soffre e comunque è molto importante la scelta del trapezio da kitesurf, ovvero l’imbrago necessario per la pratica del kite.
Per legge è vietata la pratica del kiteboard ad età inferiore ai 12 anni, ma se accompagnati e seguiti da un istruttore di kite esperto, è possibile anche intorno agli 8 anni. L’età massima per la pratica del kite non è prescritta, ma sta al kiter saper valutare i propri limiti fisici, soprattutto i riflessi motori. Il limite fisico che rende molto difficile la pratica di questo sport è il peso del kiter inferiore ai 40kg.
L’attrezzatura da kitesurf si può noleggiare presso scuole kite o presso centri kite specializzati, ma previo attestato di livello rilasciato da una scuola kite riconosciuta. Oppure la si può acquistare nuova od usata, in questo caso è sempre bene farsi consigliare da esperti nel settore del kitesurf, soprattutto se neofiti da poco usciti da un corso di kite.
Per poter noleggiare l’attrezzatura da kiteboard di solito è indispensabile essere in possesso di un attestato di livello di kiteboard riconosciuto, o comunque essere seguiti e valutati da istruttori di kitesurf esperti.
E’ sempre buona abitudine praticare il kitesurfing in località che hanno scuole di kite oppure kite club che possano intervenire in caso di soccorso, o che quantomeno regolamentino l’attività del kiteboarding. E’ anche sempre consigliato avere con se un telefono cellulare sigillato in una custodia stagna, in modo da poter chiamare i soccorsi in caso di necessità. Tra tutti il numero più importante per attivare i soccorsi nelle acque Italiane è il 1530.
Il kiteboarding è piuttosto complicato da praticare in autonomia, anche per i più esperti nella pratica del kite. Per questo è sempre importante praticare in spot gestiti da scuole di kite che possano offrire assistenza al lancio.
Chiaramente si praticare il kitesurf, ma avendo l’accortezza di non esagerare con cibi o bevande freddi, ne troppo pesanti da digerire.
Si può fare kite anche in inverno ma avendo molta cura negli accessori e vestiario per coprirsi.
Di solito praticando il kitesurfing in spot attrezzati non ci sono problemi di permessi od orari, ma se si volesse praticare il kite in zone dove non è presente alcuna struttura attrezzata per la pratica del kiteboarding, è indispensabile informarsi sulle eventuali normative locali.
Possiamo dire che la pratica del kite con intensità di vento inferiore ai 10 nodi (knts), il volo del kite da kitesurf è molto precario (e poco divertente); mentre diventa di difficile gestione l’utilizzo del kite in condizioni di intensità di vento superiori ai 25 nodi (knts). Inoltre, il vento rafficato rende lo sport del kitesurf quasi ingestibile.
Sicuramente saper nuotare aiuta, ma non è indispensabile. Piuttosto è sempre importante indossare il giubbotto salvagente da kite o kite impact vest.
Il kite ci traina dal trapezio da kite al quale viene agganciato ed il movimento del kite lo si gestisce con le mani, che afferrano un asta chiamata barra da kite, e lo direzionano verso destra o verso sinistra della finestra di volo, in maniera più o meno veloce.
Esistono principalmente due modelli di trapezi da kite board; il trapezio a fascia o waist harness, che cinge la vita del kiter ed il trapezio a seggiolino o seat harness, più basso rispetto al trapezio a fascia e provvisto di cinghie nelle quali si infilano le gambe.
La misura dell’aquilone da kite, va scelta in base a tre principali fattori: il peso del kiter, l’intensità del vento e le abilità e gusti del kiter.
Non si tratta in genere di un attacco vero e proprio, ma più che altro si tratta di un sistema pads e straps da kite. Il pad è una base di appoggio ammortizzata per il piede, il quale è fasciato sul collo da una banda morbida. In questo modo, anche in caso di eventuali cadute, non si rimane vincolati con i piedi nella tavola da kite.
l’attrezzatura adatta per la pratica del kitesurf è composta da tavola da kite (kiteboard), kite con barra e linee, un imbrago (trapezio da kite), un giubbotto salvagente omologato, un casco e il vestiario da indossare in base alle temperature dello spot nel quale si sta facendo kite, come ad esempio: muta in neoprene da kite, scarpette in neoprene, guanti in neoprene, copricapo in neoprene, oppure magliette di lycra e board short per gli spot più caldi.